Consigli di lettura: La cucina Zen

Finalmente è stato ripubblicato uno dei meravigliosi libri di Graziana Canova sulla cucina giapponese: “La cucina Zen” che non solo ci propone 65 ricette perfettamente riproducibili anche dai meno esperti, ma ci racconta con il consueto garbo e la consueta esattezza le origini, i metodi e gli ingredienti della cucina dei monasteri.

Graziana Canova Tura
La cucina zen
   La perfetta imperfezione

Aracne Editore 2018
ISBN: 978-88-255-1572-5
prezzo di copertina 12,00 €
ebook 7,2 €

http://www.aracneeditrice.it/index.php/pubblicazione.html?item=9788825515725

Nella vita all’interno di un monastero zen, accanto alle pratiche spirituali, si dedica un’attenzione particolare a necessità quotidiane più terrene, come la preparazione del cibo. Fuori del Giappone quasi nulla si sa della cucina zen, spesso confusa con la macrobiotica o con la cucina tradizionale giapponese. Il volume rivela un mondo sconosciuto e affascinante, con i suoi precetti religiosi e le sue regole minuziose, offrendo anche un panorama dell’origine storico–culturale del vegetarianesimo zen. Seguendo un proverbio nipponico che recita «Se non l’assaggiate, non ne conoscerete mai il sapore», le ricette presentate permettono ai lettori di apprezzare una cucina sana, essenziale e gustosa.

 

Consigli di lettura: I racconti di Ise

I racconti di Ise

a cura di Andrea Maurizi
Marsilio 2018
ISBN 978-88-317-4980-0

Lo Ise monogatari (I racconti di Ise) è una delle opere più conosciute e apprezzate della produzione letteraria del periodo Heian (794-1185). Nella versione più attestata dagli studiosi, si presenta come una raccolta di 125 brevi aneddoti (dan) incentrati sulla descrizione di momenti particolarmente salienti delle avventure amorose di un anonimo nobile di corte. Tradizionalmente interpretata come una biografia romanzata di Ariwara no Narihira (825-880), non rappresenta però solo un raffinato e ben congegnato canzoniere d’amore dell’antico Giappone. L’importanza e la popolarità dell’opera risiedono anche nella sua capacità di esprimere i dettami del codice estetico del fūryū, termine di origine cinese usato in Giappone per alludere all’aristocratica eleganza che infonde le esistenze dei protagonisti dei monogatari.

Dopo il Genji monogatari (La storia di Genji, XI secolo), è di certo l’opera di letteratura classica che presenta il maggior numero di traduzioni in giapponese moderno e in lingue occidentali, di riduzioni in manga e di studi critici.

Questa nuova traduzione di Andrea Maurizi, bellissima, è da considerarsi una vera e proprio edizione critica, corredata da un’esauriente introduzione all’opera e alla sua collocazione storica e con uno straordinario apparato di note che analizzano ogni dettaglio delle composizioni.