Consigli di lettura: Wakanrōeishū

Fujiwara no Kintō
Wakanrōeishū
Raccolta di poesie giapponesi e cinesi da intonare
a cura di
Andrea Maurizi e Ikuko Sagiyama

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Edizioni Ariele, 2016
ISBN 978-88-97476-28-3
EAN: 9788897476283

www.edizioniariele.it

Intorno al 1013, Fujiwara no Kintō (966-1041), ispirato dalla passione nutrita dalla corte per le liriche di Bai Juyi (772-846), raccolse in un’antologia 588 frammenti di poesie cinesi (kanshi) composte da autori cinesi e giapponesi e 215 poesie giapponesi (waka). Nacque così il Wakanrōeishū (Raccolta di poesie giapponesi e cinesi da intonare), una delle antologie più importanti del periodo Heian (794-1185), seconda per prestigio soltanto al Kokinwakashū (Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne). Il materiale poetico selezionato da Kintō rappresenta un compendio delle composizioni poetiche cinesi e giapponesi più conosciute e amate dalla nobiltà di corte, i cui membri, come testimoniato da numerosi brani delle più importanti opere letterarie del tempo, erano soliti intonarle – con o senza accompagnamento musicale – non soltanto nel corso di feste pubbliche e private ma anche in ogni momento della vita quotidiana. La popolarità del Wakanrōeishū non rimase circoscritta agli ambiente di corte dell’XI e del XII secolo ma, superando i limiti temporali del periodo storico in cui fu prodotta, si estese fino a tutto il XIX secolo, ricoprendo una posizione centrale non solo nella storia della letteratura ma anche in quella della musica e della calligrafia del Giappone premoderno.

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Andrea Maurizi insegna Lingua giapponese presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Si occupa principalmente di storia della letteratura dei periodi Nara e Heian. Ha scritto numerosi saggi e tradotto in italiano diverse opere di letteratura classica, tra cui Storia di Ochikubo (Marsilio, 1992), Il grande specchio dell’omosessualità maschile di Ihara Saikaku (Frassinelli, 1997), Raccolta in onore di antichi poeti (Rivista degli Studi Orientali, 2002) e Sogno di una notte di primavera. Storia del Secondo Consigliere di Hamamatsu (Gobook, 2008).

Ikuko Sagiyama insegna Lingua e letteratura giapponese presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Firenze. Le sue ricerche e le sue pubblicazioni vertono principalmente sulla letteratura classica giapponese e sulla poesia giapponese, sia antica che moderna. Ha curato la traduzione italiana del Kokinwakashū – Raccolta di poesie giapponesi antiche e moderne (Ariele, 2000). Un’altra linea di studi è dedicata alla narrativa del periodo Heian imperniata sul Genji monogatari (La storia di Genji).